Di seguito i principali progetti di ricerca e sviluppo cui ha partecipato o partecipa il DiTNE
ProLIGHTmed
Progressive solutions in greener optimization of
public lighting in EURO-MED area
Il DiTNE è partner del Progetto “ProLIGHTmed - Progressive solutions in greener optimization of public lighting in EURO-MED area” cofinanziato dal programma Interreg Euro-MED 2021 – 2027.
Dedicato a promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso l’ottimizzazione delle soluzioni di efficienza energetica per l’illuminazione pubblica nell’area Euro-MED, il progetto ProLIGHTmed è capofilato dal Comune di Tuzi (Montenegro) e prevede il coinvolgimento di altri 7 partner:
Inoltre, include 7 partner associati:
Il progetto sostiene un approccio che integra aspetti tecnici, socioeconomici e ambientali nella pianificazione e nell’esecuzione dei piani energetici locali, con l’obiettivo di contribuire a ridurre le emissioni di CO2 nell’illuminazione pubblica dell’area Euro-MED.
I risultati attesi del progetto sono:
Le attività del progetto ProLIGHtmed hanno avuto inizio il 1° gennaio 2024 e termineranno il 30 Settembre 2026, per una durata totale pari a 33 mesi.
Budget totale del progetto: 2.949.785,00 € (Fondi Interreg: 2.359.828,00 €)
UNLOCK sostiene i policy makers dei diversi territori nel rafforzamento dell’economia basata sull’idrogeno verde favorendo la crescita sostenibile, la competitività delle PMI e la creazione di posti di lavoro. Lo sviluppo delle c.d. Green Hydrogen Valley è un obiettivo politico ambizioso dell'Unione europea, in cui la grande industria, insieme alle autorità pubbliche nazionali e regionali, ha un ruolo di primo piano, mentre ad oggi la partecipazione delle PMI è piuttosto limitata. UNLOCK mira, pertanto, a:
Le Comunità dell’energia rappresentano un aspetto strategico in termini di penetrazione delle fonti rinnovabili e della consapevolezza ambientale dei consumatori. L’introduzione di nuove modalità di autoconsumo introdotte dalla recente Direttiva UE presuppongono un’evoluzione del ruolo del cliente finale attraverso la sua partecipazione attiva alla produzione e consumo di energia.
L’introduzione della figura della Comunità dell’Energia Rinnovabile (CER o REC) definisce un modello basato su molti produttori/molti consumatori e sulla possibilità di sfruttare sinergie tra il vettore elettrico e termico grazie all’integrazione tra le FER (biomassa, pompe di calore, geotermia, recupero del calore dal biogas) e dell’accumulo di energia.
La diffusione di comunità energetiche in grado di autogenerare parte dell’energia che consumano (autoconsumo) è uno degli obiettivi proposti dall’Unione Europea verso i paesi membri: l’Italia lo ha infatti recepito nel proprio Piano Clima e Energia quale asset prioritario per perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione previsti nell’ambito degli accordi internazionali intrapresi (Accordo di Parigi, Energy Union della Commissione Europea).
Tra gli obiettivi specifici che potranno essere più agevolmente perseguiti con la diffusione di tale strumento vi sono:
il raggiungimento degli obiettivi comunitari in materia di rinnovabili;
la produzione più efficiente in quanto realizzata in prossimità dei centri di consumo;
minori interventi di potenziamento delle reti di trasmisssione, perché rinnovabili e accumuli ben gestiti scaricano in modo significativo i carichi sulle Reti Elettriche locali;
riduzione delle bollette energetiche a famiglie (specie le meno abbienti) e imprese;
possibilità di creare opportunità di sviluppo industriale e quindi di occupazione qualificata in settori altamente tecnologici con enormi prospettive anche a livello internazionale;
diminuire la dipendenza energetica dei paesi privi di materie prime da paesi esteri;
consolidare il sentimento di appartenenza e di coesione sociale di una comunità locale;
una maggiore tutela della salute e dell’ambiente.
I partner del progetto (il Ministero dell'Energia e delle Infrastrutture e il Barleti Institute for Research and Development per l'Albania, l'Università del Montenegro, il DiTNE per la Puglia e il Comune di Agnone per il Molise) condividono l'idea che gli edifici pubblici debbano essere un esempio di best practice per il risparmio energetico, migliorando l'efficienza energetica attraverso tecniche innovative e buone abitudini e comportamenti dei consumatori.
Gli HUB realizzati nell'ambito del progetto REEHUB verranno rafforzati in REEHUB Plus, capitalizzando i risultati di REEHUB e collegando l'esperienza con regioni mediterranee simili, come una rete, per aumentare la consapevolezza dell'efficienza energetica a livello regionale. Il principale risultati di REEHUB, il modello di audit energetico semplificato per gli edifici pubblici, servirà da input per REEHUB Plus, come strumento per promuovere una nuova politica energetica e un approccio alla costruzione edile mirato all'efficienza energetica.
REEHUB Plus mira anche a rafforzare il ruolo degli HUB come luoghi nei quali i policy maker locali delle Regioni coinvolte possano avere un dialogo aperto con cittadini, industria
dei materiali da costruzione, designer e PMI per l'attuazione
del piano energetico locale.
Fonte di finanziamento: Interreg IPA CBC Italy-Albania-Montenegro Programme - 2nd call for projects - TARGETED - SMALL SCALE
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